Estate 1945. È da poco terminata la guerra che ha seminato lutti, tragedie in molte famiglie e si attende con ansia il rientro dei propri cari dai campi di prigionia. In tutti però c’è una grande speranza di ricominciare da capo, per ricostruire un mondo migliore, un futuro di pace.
Presso un bar del paese situato nella vecchia piazza parrocchiale che familiarmente viene chiamata col nome della proprietaria. l’Ernesta, già da qualche mese si ritrovano in una saletta attigua, alcuni amici sportivi amanti della bicicletta.
Vogliono costruire in Paese un Sodalizio Sportivo che organizzi gare ciclistiche e coinvolga i giovani in attività agonistiche. Alla testa del gruppo ci sono il campione tricolore di ciclocross Bernardo Rogora affiancato dall’inseparabile amico Luciano Prada a cui si uniscono alcuni appassionati di ciclismo come i fratelli Caprioli (Giovanni e Carlo), Renato Pinnari, Paolo Colombo, Agostino Monfrini, Enrico Scaltriti e altri ancora la cui memoria si perde nel tempo.
Si discute, si promuove, si cerca un Presidente e così nei primi mesi del 1946 nasce ufficialmente il Gruppo Sportivo Solbiatese la cui presidenza viene affidata all’Ing Nino Rovelli, rimasto in carica un anno.
Segretario viene nominato il giovane intraprendente Alfredo Caprioli. Prime esperienze, prime Coppe tra cui primeggia la Coppa Turconi.
Divisi, ma uniti dalla passione
Nel 1947 succede alla Presidenza Bernardo Rogora mentre ai primi del 1950 la sede del Gruppo viene trasferita presso il Circolo Vittorio Veneto. In un crescendo di iniziative, di proposte, sorge tra i vari Consiglieri qualche controversia e così con alcuni dissociati nasce in paese una seconda Società Ciclistica denominata “Martiri della Libertà” i cui colori di squadra sono il rosso e il nero con sede presso il Bar dei Tigli in Via dei Ronchi.
Nel rispetto di ogni libera scelta il Gruppo Sportivo Solbiatese chiede ai suoi iscritti il massimo impegno e non demorde dai propri programmi.
Il Presidente Rogora di ritorno dalla Francia dove aveva assistito con l’inseparabile Luciano Proda al primo campionato del mondo di ciclocross del 1950 vinto dal francese Robic, soprannominato “testa di vetro”, dice ai fedelissimi riuniti in sede: “Perché non cominciamo anche noi con il ciclocross; in valle si può ricavare un buon percorso”.
6 gennaio 1951, nasce una leggenda
Ed ecco l’anno dopo il miracolo. Il 6 gennaio 1951 Rogora dà il via alla prima edizione della Corsa della Befana. Da allora è stato un succedersi di appuntamenti in valle Olona dove la bellezza del percorso, la capacitò organizzativa dell’esecutivo, hanno portato il ciclocross di Solbiate a livello internazionale.
Come corollario a tale Classica annuale solbiatese vengono organizzate durante l’anno competizioni agonistiche su strada riservati a corridori dilettanti, allievi, esordienti, veterani ed anche donne che portano il Gruppo Sportivo Solbiatese a primeggiare come Sodalizio tra i paesi della Valle Olona e questo sino ai giorni nostri. Nello sgranare inarrestabile delle stagioni della vita si succedono alla Presidenza uomini di valore e di grande passione sportiva che col supporto di validi vicepresidenti e consiglieri (Silvio Gatti, Dino Landoni, Paolo Banfi, Mario Bianchi, Alfonso Colombo, Enrico Rogora, Angelo Colombo, Antonio Bianchi, Emilio Saporiti ne sono un esempio) coagulano attorno a loro centinaia di appassionati della bicicletta e tale da formare Una grande famiglia del ciclocross unica in Italia e forse nel mondo,
A questi nel ricordo e nella gratitudine, associamo l’umile e oscura schiera degli amici sportivi e collaboratori di qualunque ceto sociale scomparsi e viventi che hanno dato e danno con tanta passione e altruismo, una mano amica per la buona riuscita di ogni competizione.